
Il nome scientifico è Hirneola auricula. Si tratta di un fungo decompositore saprofita a differenza di altri funghi gelatinosi quali le Tremelle che sono parassiti. I funghi di questa famiglia sono caratterizzati da un colore rosso scuro e da una consistenza gommosa e gelatinosa. Mentre macroscopicamente è difficile distinguere i funghi appartenenti a questa famiglia dagli altri funghi gelatinosi, la situazione cambia a livello microscopico, direttamente dall’osservazione dei basidi. Le Auricularie hanno basidi settati perpendicolari alla direzione di crescita, le Tremelle hanno basidi crociati-settati. Cresce su ceppi e rami morti ed è priva di gambo. Cresce in relazione mutualistica con le piante su cui si sviluppa, ed è ritenuto un fungo che fa micorriza.
La produzione mondiale di Auricularia rappresenta l’ 8,5% della coltivazione di funghi e superava già nel 1994 le 420.000 tonnellate di peso fresco.
L’Auricularia ha interessanti proprietà medicinali ed è stata utilizzata per centinaia di anni come rimedio tradizionale popolare. Secondo la “Dottrina delle Signature” che risale all’Europa del XIX Sec. le piante (e ovviamente anche i funghi) assomigliano a parti del corpo e possono essere utilizzate per trattare condizioni patologiche associate a tali organi.
L’Auricularia assomiglia alle pieghe della gola e per qusto era utilizzata bollita nella birra, nel latte, o nell’aceto per trattare problemi delle gola. La sua consistenza gelatinosa fa pensare alle mucose e agli occhi per cui il suo utilizzo si estendeva anche a sintomatologie legate agli occhi e per l’umettazione delle mucose.
L’Auricularia è stata utilizzata per secoli in Medicina Tradizionale Cinese in particolare per la cura delle emorroidi e per rinforzare la capacità immunitaria. È stata molto utilizzata anche nelle emorragie, nell’anemia, nel trattamento dell’angina e in alcune affezioni gastrointestinali quali diarrea e le infiammazioni del colon e come tonico per l’astenia.
Dolce come gusto, è correlato ai canali energetici di fegato, stomaco, polmoni e grosso intestino. Le sue funzioni sono quelle di rinfrescare, migliorare il flusso del Qi, di nutrire e di produrre fluidi per sostenere lo stomaco e lubrificare i polmoni. È ricca di proteine, contiene molto calcio, fosforo e ferro, contiene caroteni, vitamine del gruppo B, soprattutto B1 e B2, mannani, acido glucuronico, lecitina e cefalina. È un forte tonico del sangue e del sistema vascolare; a parità di quantità, il suo contenuto in ferro è 7 volte superiore a quello del fegato di maiale.
Ci sono prove anche a sostegno del fatto che la sua assunzione regolare porti ad un aumento della
superossidodismutasi (SOD) con conseguente effetto antiaging e che sia in grado di attivare i sistemi di riparazione del DNA fornendo così una protezione preventiva delle patologie degenerative cellulari.
La medicina moderna ha poi evidenziato, attraverso studi scientifici, altre proprietà di questo fungo, tra cui quella antiaggregante piastrinica accompagnata però dalla capacità di rinforzare le pareti vasali.
Queste proprietà la rendono un ottimo rimedio per la prevenzione delle patologie cardiovascolari. Tra le altre proprietà c’è anche quella di ridurre i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi, oltre a quella di regolarizzare la glicemia, probabilmente grazie all’elevata quantità di fibre che riduce l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri a livello enterico.