
Hericium, memoria e sistema nervoso centrale
l’Hericium Erinaceus è un fungo che si trova in tutto l’emisfero nord, in Europa, in Asia e nel nord America. E’ un fungo di colore bianco conosciuto come Yamabushitake in Giappone, dove Yamabushi significa letteralmente “quelli che dormono nelle montagne” e si riferisce a monaci eremiti di Shushendo del Buddismo ascetico. IN MTC è sempre stato utilizzato per le problematiche gastroenteriche: dalle difficoltà digestive, alla gastrite, al reflusso gastroesofageo, all’ulcera.
Si tratta di un fungo culinario oltre che medicinale anche se abbastanza difficile da trovare. In natura può arrivare a 2 kg di peso e cresce attaccato al tronco di alberi quali la quercia, il noce e il faggio; spesso per staccarlo è necessaria una lama molto affilata.
La scienza occidentale ha iniziato a studiare l’Hericium solo da pochi anni, nonostante il suo storico utilizzo in Cina e in Giappone e sebbene fossero note le sue proprietà cicatrizzanti.
In un recente articolo pubblicato su International Journal of Medicinal Mushrooms, il Dott. Takashi Mizuno (Shizouka University) scrive: “grazie ai suoi effetti sul sistema immunitario, i polisaccaridi del fungo possono aiutare in caso di carcinoma gastrico ed esofageo e nei tumori della pelle. I polisaccaridi modulano il sistema immunitario che diventa così in grado di rispondere in modo più efficace e di contrastare gli effetti collaterali della chemioterapia”.
http://www.dl.begellhouse.com/journals/708ae68d64b17c52,23ce65314f371f4f,5d11b27c03b8f781.html
Ad oggi l’utilizzo dell’Hericium è orientato più che altro verso le problematiche del tratto gastrointestinale con ottimi risultati per la sua azione verso il sistema nervoso.
Un aspetto non sempre trattato a proposito dell’Hericium è l’effetto che svolge sulle malattie degenerative correlate al sistema nervoso centrale ed in particolare sull’Alzeimer. Sembra infatti che i principi attivi contenuti in questo fungo stimolino la sintesi del fattore di crescita nervoso, “nerw growth factor”, la proteina che ha un ruolo chiave per la salute e il trofismo del sistema nevoso e sulla comunicazione degli impulsi nervosi.
In uno studio scientifico del 2009 infatti si è dimostrato che la somministrazione di Hericium ha migliorato i sintomi del deterioramento cognitivo di grado lieve, dove sono presenti sintomi come la perdita di memoria a breve termine, e altri deficit cerebrali, che in alcuni casi possono essere l’inizio di problematiche molto più serie, come ad esempio l’Alzheimer.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4924315/
Recentemente è stato dimostrato come l’Hericium possa ridurre l’ansia e la depressione , migliorare l’insonnia e quindi favorire il riequilibrio della sfera psicoemotiva
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