
L’Hericium erinacues
É un fungo medicinale particolarmente ricco di:
potassio, zinco, ferro, germanio, selenio e fosforo; tutti gli aminoacidi, anche quelli essenziali; beta glucani, ericenoni, erinacine e molti altri metaboliti secondari a basso peso molecolare.
Effetti principali dell’Hericium
- Migliora la funzionalità gastrica;
- Supporta la rigenerazione della mucosa gastro-intestinale;
- Armonizza il sistema psico-neuro-fisiologico;
- Migliora le funzioni cognitive;
- Sostiene la rigenerazione neuronale;
- Migliora la qualità del sonno;
- Migliora la gestione dello stress;
Sostegno gastrointestinale
A livello gastro-intestinale l’Hericium ha effetti antinfiammatori e prebiotici che lo rendono estremamente efficace in tutte le patologie infiammatorie e infettive che coinvolgono le mucose del sistema digerente. La sua azione si
estende dall’esofago all’ano, coadiuva il riequilibrio della flora intestinale, sfiamma le mucose ripristinandone l’integrità e correggendo quindi situazioni di alterata permeabilità. In questo senso è un ottimo supporto al trattamento
di problematiche legate alla Leaky Gut Syndrome (sindrome da alterata permeabilità o sindrome dell’intestino bucato).
La supplementazione di Hericium:
• migliora la flora batterica (Lactobacilli e Bifidobacteria);
• inibisce la crescita di E. coli e di altri patogeni intestinali;
• migliora l’assorbimento e utilizzo dei nutrienti;
• migliora la struttura dei villi.
Uno studio del 2013 ha dimostrato la sua efficacia nel contrastare sia indirettamente, attraverso il potenziamento immunitario, sia direttamente, con effetto antimicrobico, la prevalenza di Helicobacter pilori a livello gastrico.
Molto potente nei confronti di malattie cronico-degenerative dell’intestino quali il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. In queste patologie il trattamento con Hericium migliora le funzioni immunitarie, regola il flusso sanguigno di
mucosa, riduce la reazione infiammatoria e rigenera le mucose cicatrizzando le ulcere.
A dosaggi di 3 grammi al giorno (sinergie di corpo fruttifero, micelio ed estratto) permette di ottenere ottimi risultati nel trattamento di supporto dell’esofagite di Barrett, (lesione precancerosa che può evolvere in displasia
grave e cancro), spesso accompagnato da recupero e miglioramento dell’istologia.
Studi su modelli animali di induzione di ulcere con etanolo hanno dimostrato la sua attività protettiva che va dal 70% al 90% di inibizione della formazione della lesione dopo esposizione alla tossina. Negli animali trattati
(ratti da laboratorio) l’Hericium erinaceus gioca un ruolo importante nel :
• promuovere l’appetito;
• diminuire il grado di edema e di necrosi emorragica nella mucosa gastrica e l’infiltrazione di cellule infiammatorie nel sottomucosa;
• prevenire l’aumento di gastrina (indicazione di alterata funzionalità gastrica).
Un lavoro scientifico pubblicato su International Journal of Medicinal Mushrooms (Mizuno et al.), attesta l’efficacia di questo fungo in caso di carcinoma gastrico ed esofageo e nei tumori della pelle e nel contrastare gli effetti collaterali della
chemioterapia. Studi preliminari evidenziano la presenza di componenti a basso peso molecolare in grado di effettuare un’azione citotossica diretta sulle cellule tumorali. Coadiuva nella prevenzione delle recidive e favorisce la
rigenerazione e la funzionalità gastrica in seguito a gastrectomia parziale.
Ulteriori studi hanno attribuito a questo fungo effetti antiossidanti, di regolazione del profilo lipidico e della glicemia. La somministrazione a ratti diabetici (1g/Kg di peso) ha evidenziato un effetto significativo sulla
regolazione della glicemia, sulla riduzione dei trigliceridi e del colesterolo totale.
Tratto da “Micoterapia in Naturopatia” di Stefania Cazzavillan e Rosanna Pilia
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